Descrizione

Prima di Marrakech, tutto era nero. Questa città mi ha insegnato cosa sono i colori e ho abbracciato la sua luce, i suoi sfacciati contrasti e le sue intense invenzioni.

Yves Saint Laurent

Da Marrakech al deserto di Merzouga

Yves Saint Laurent ha descritto perfettamente Marrakech, una delle quattro città imperiali del Marocco. Non si può non rimanere affascinati dal blu del suo cielo, dal rosa delle sue mura, dai mille colori dei suoi souk traboccanti di oggetti di artigianato, belli e particolari. Visitare i suoi palazzi, apprezzare i suoi musei, farsi travolgere dall’evolversi quotidiano della piazza Jemaa El Fna (iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dall’Unesco), perdersi nei vicoli della medina (iscritta nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco)…almeno una volta nella vita bisogna farlo.

Lasciandovi alle spalle l’esplosione di suoni e colori di questa meravigliosa città, potrete assaporare la pace e la tranquillità del deserto: Merzouga vi aspetta.

Dedicheremo i 3 giorni di viaggio prima di arrivare al deserto alla scoperta della natura e della storia di questa zona del Marocco, selvaggia e affascinante. Da Marrakech saliremo sulla catena dell’Alto Atlante e, dopo aver attraversato il passo Tizi n’Tichka prima di arrivare ad Ourzazate ci fermeremo a visitare la kasbah di Telouet, arroccata sulle montagne dell’Atlante, e lo ksar di Ait Ben Haddou, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1987. La sosta ad Ourzazate, costruita dai francesi negli anni ’20 come avamposto verso il Sahara della “Legione Straniera”, all’incrocio delle valli del Draa e del Dades, ci permetterà di visitare la kasbah di Taourirt e gli Atlas Studios; Ourzazate e i suoi dintorni infatti fungono spesso da set cinematografico per numerosi film ambientati non solo in Marocco, ma anche in altri paesi.

Durante il viaggio verso le gole del Dades, visiteremo la kasbah di Amridil a Skoura e attraverseremo la Valle delle Rose. Chi deciderà di fare il viaggio in primavera avrà la fortuna di ammirare la fioritura delle bellissime rose, coltivate nei dintorni di Kelaat M’Gouna che, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno dedica a questi fiori anche un festival.

Altra sosta per ammirare le scenografiche gole del Todra e arrivati a Merzouga, un piccolo paese ai margini dell’Erg Chebbi, scorgeremo una distesa di alte dune dove finalmente incontreremo la sabbia del Sahara.

Giunti nei pressi del deserto lascerete l’auto per raggiungere, con i dromedari, il campo tendato dove trascorrerete la notte, dopo aver assaporato il piacere del tramonto sul deserto.

La giornata successiva sarà interamente dedicata all’esplorazione dell’Erg Chebbi e alla conoscenza dei suoi abitanti. Ospiti di una famiglia nomade potrete gustare la cucina berbera e apprezzare la vita nel deserto.

Lasciato il deserto il viaggio di ritorno comincerà con la visita allo ksar M’Aadid nei pressi di Erfoud per proseguire lungo le Gole dello Ziz sino a Midelt, dove trascorreremo la notte.

Proseguiremo verso nord alla volta di Volubilis uno dei siti archeologici più famosi dell’Africa Romana, inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, straordinario esempio della presenza di Roma oltre le sponde del Mediterraneo. Ottimamente conservati l’arco di trionfo, i resti della basilica con due absidi contrapposte, l’acquedotto, le terme e una serie di bellissimi mosaici policromi.

A pochi km da Volubilis la città santa Moulay Idriss Zerhoun, meta ogni anno nel mese di agosto di pellegrinaggi da parte di migliaia di musulmani, perché 5 pellegrinaggi in questa città corrispondono ad un viaggio a La Mecca. Il Mausoleo di Idriss I, discendente di Maometto, è il principale monumento della città ma purtroppo i non musulmani possono vederlo solo attraverso la porta d’accesso al primo cortile o, se hanno voglia di “arrampicarsi” sino alle terrazze panoramiche, dall’alto del paese. Degno di nota il minareto decorato di verde, unico in tutto il Marocco a base circolare.

Trascorreremo la notte a Meknes la più piccola delle città imperiali, dal 1996 inserita dall’Unesco nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità. Dopo la visita alla città, che vanta monumenti di particolare imponenza e la cinta muraria più lunga e più alta del Marocco con maestose porte d’accesso riccamente decorate, arriveremo a Fez, ultima tappa del nostro tour.

“Le strade della nostra medina, invece, erano strette, buie e a serpentina – così tortuose che in quelle spire le auto non potevano entrare – e gli stranieri che avessero osato avventurarsi non avrebbero trovato il modo di venirne fuori.”

Fatema Mern

Così la scrittrice marocchina nel suo libro “La terrazza proibita” descrive la medina di Fez, un vero dedalo di stradine che non hanno perso il loro fascino originale con i balconi di legno, i vecchi palazzi, le moschee, le madrase (scuole coraniche) e le famosissime concerie. La medina di Fez, la più grande al mondo con circa 9000 vicoli, è stato il primo sito del Marocco ad essere riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Il tour potrà essere effettuato, con qualche piccola variazione sull’itinerario, anche da Fez a Marrakech.

Il tour include

  • Trasporto privato in 4×4 o minivan

  • Pick up in hotel, nel riad, all’aeroporto o come concordato

  • Autista in lingua italiana

  • 1 notte in campo tendato con cena

  • 6 notti in hotel/riad

  • Eventuali cene da concordare

Il tour non include

  • Voli di arrivo e partenza

  • Pranzi

  • Biglietti d’ingresso per i monumenti

  • Mance e spese personali

Scriveteci e raccontateci cosa avete in mente, potremo consigliarvi  l’itinerario più adatto per il periodo scelto!